Pasta al granchio: ricetta passo passo

Il countdown al Natale è già iniziato e lo si nota dalla corsa ai regali ma soprattutto dal fatto che sempre più gente sia alla ricerca di un menu per le feste.

Uno dei protagonisti indiscussi sarà certamente il pesce ed in particolar modo il granchio, un crostaceo molto versatile nelle preparazioni e super gettonato in tantissime regioni d’Italia. A tal proposito, oggi vogliamo proporvi la ricetta passo passo della pasta al granchio.

Scopriamola insieme!

Ingredienti (per 4 persone)

  • 1 granchio
  • 30-40 pomodorini pachino
  • 400 gr di spaghetti
  • Prezzemolo q.b.
  • Basilico q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Aglio q.b.
  • Cipolla q.b.
  • Sale q.b.

Come fare la pasta al granchio

Per prima cosa, prendete il granchio, privatelo delle zampe e delle chele e delle parti non commestibili. Si tratta di un’operazione un po’ complessa: in alternativa potreste acquistarlo in pescheria già pronto per essere cucinato.

Successivamente, andiamo a realizzare il soffritto: prendete uno spicchio d’aglio e, tagliatelo a pezzettini, scartando l’anima. Tagliate anche la cipolla. Poi, all’interno di una pentola bella capiente (in quanto dovrà contenere la pasta in un secondo momento), inseriteci circa 6 cucchiai d’olio, l’aglio, la cipolla e qualche foglia di basilico. Accendete la fiamma e fate cuocere per qualche minuto.

Dopo, prendete il granchio ed aggiungetelo al soffritto, insieme a un pizzico di sale e coprite con un coperchio: lasciate in cottura a fiamma bassa per un quarto d’ora circa e di tanto in tanto girate il composto con un cucchiaio di legno, in modo tale che i sapori riescano ad amalgamarsi al meglio. Fate in modo che si crei una specie di cremina.

Trascorso il tempo richiesto, aggiungete i pomodorini (che dovranno essere preferibilmente pachino), alzate la fiamma e fate cuocere per altri dieci minuti. Nel caso in cui il granchio dovesse sembrarvi un pochino secco, aggiungete mezzo bicchiere d’acqua. Tenete conto che il granchio tenderà ad assorbire un po’ il sughetto.

Facoltativo: per dare alla pietanza un tocco in più, potreste sfumare il tutto con il vino bianco oppure aggiungere un peperoncino.

Mentre il granchio è in padella, riempite una pentola con dell’acqua e mettetela a bollire. Una volta raggiunta a temperatura, salatela ed inserite gli spaghetti, i quali dovranno essere tolti dal fuoco un minuto prima rispetto alla cottura prevista dalla confezione. Una volta cotti, scolateli ed uniteli alla padella contenente il granchio con il sughetto. Aggiungete il prezzemolo (che dovrà essere tritato precedentemente) ed amalgamate per bene.

Servite a tavola e buon appetito!

Granchio: proprietà e valori nutrizionali

Nel nostro Paese ci sono numerose specie di granchi, principalmente di acqua salata (ma ne esiste anche una di acqua dolce). Essi differiscono per colori e dimensione e sono molto utilizzati nella cucina italiana: quelli grandi per i bolliti ma anche come accompagnamento alla pasta (ed è il caso della ricetta che vi abbiamo presentato in precedenza) mentre quelli piccoli per i sughetti.

E’ ovvio che in tali categorie non rientrano minimamente i bastoncini di surimi che comunemente chiamiamo “polpa di granchio”. Essi infatti sono costituiti principalmente da un mix di proteine di pesce, è l’assemblaggio di un pescato e pertanto non rappresenta il crostaceo in questione.

Tra l’altro il granchio va consumato prontamente: in caso contrario, potrebbe diventare maleodorante ed allo stesso tempo perdere gran parte delle proprietà.

Granchio ricco di proteine e omega 3

Il granchio possiede una polpa ricca di proteine. Proprio per tale motivo, viene consigliato nell’alimentazione di chi conduce costante attività fisica o punta ad accentuare ancor di più la propria massa muscolare.

Tuttavia, ci sono tantissimi altri “elementi” che compongono il granchio, come ad esempio i minerali: potassio, magnesio, selenio, rame e tanto altro ancora. Essi incidono notevolmente sul nostro organismo, insieme agli acidi grassi ed in particolar modo gli omega 3, ossia i grassi buoni che riducono l’insorgimento di problemi cardiovascolari, regolano i livelli di colesterolo e rallentano la pressione sanguigna.

E non è tutto: secondo alcuni studi il granchio sembrerebbe essere un ottimo alleato della memoria, grazie alla presenza di fosforo. Quest’ultimo inoltre, aiuta il cervello nella concentrazione, andando a rafforzare le cellule del sistema nervoso.

Infine, il granchio è costituito da ferro e da un basso apporto energetico: pertanto, risulta essere un cibo perfetto per chi avesse intenzione di seguire un’alimentazione light ma contemporaneamente sana.

Granchio: Valori nutrizionali

Pensate che su 100 grammi di granchio ci sono soltanto 85 calorie circa. Per poter comprendere al meglio tutti i valori nutrizionali di questo alimento vi lasciamo la seguente tabella, che fa sempre riferimento al quantitativo appena citato:

  • Acqua  79,20 g –
  • Proteine 18,10 g –
  • Grassi (Lipidi)  0,90 g –
  • Colesterolo 101 mg –
  • Alcol (g) 0 –
  • Sodio   550 mg –                               36,67% RDA
  • Potassio 100 mg –                      2,13% RDA
  • Ferro    2,80 mg –                              35% RDA
  • Calcio  120 mg –                               12% RDA
  • Fosforo 32 mg                                  4,57% RDA
  • Magnesio 49 mg –
  • Zinco   5,95 mg –
  • Rame   0,92 mg –
  • Selenio ND 36,4 mg –
  • Tiamina (Vit. B1) Tracce                    0% RDA
  • Riboflavina (Vit. B2) 0,05 mg            3,85% RDA
  • Niacina (Vit. B3 o PP) 1,10 mg          6,88% RDA
  • Vitamina A retinolo eq. Tracce           0% RDA
  • Vitamina C Tracce                              0% RDA

Ps: la sigla RDA sta per dose giornaliera raccomandata

Inoltre, come vi abbiamo accennato in precedenza, il granchio contiene una serie di aminoacidi (ossia quelle molecole che unendosi danno vita alle proteine) in piccole percentuali, ad esempio: arginina, leucina, glicina, lisina, alanina, treonina, isoleucina, istidina e tante altre ancora.

Granchio: controindicazioni

Il granchio, pur trattandosi di un alimento pregiato, in alcuni casi può presentare una serie di controindicazioni.

Si consiglia infatti di non superare la loro assunzione di due-tre volte a settimana, poiché l’eccessivo apporto proteico potrebbe recare dei danni ai reni. Pertanto, si sconsiglia di mangiarli frequentemente alle seguenti categorie: chi soffre di insufficienza renale, chi presenta problemi al fegato e le donne in fase di allattamento. Questo perché c’è l’eventualità che vengano trasmessi dei batteri ai neonati, i quali non hanno ancora maturato interamente il proprio sistema immunitario.

Inoltre, bisogna tener conto che esistono alcune persone allergiche ai crostacei (e di conseguenza anche ai granchi). Essa non implica però l’allergia al pesce in generale, in quanto si tratta di due categorie differenti. Non va affatto sottovalutata l’allergia, la quale si può manifestare anche soltanto inalando vapori o odori: tra l’altro nei casi più lievi si parla di semplice prurito ma nei più gravi gli effetti collaterali sono davvero deleteri.

linda

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