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Noi siamo ciò che mangiamo : ecco perchè alcuni cibi non ci piacciono

COME CI IMBOCCAVANO NEI NOSTRI PRIMI ANNI DI VITA?

Con dolcezza e pazienza o con fretta e insofferenza? Perché vi chiedo tutto questo?

Perché penso che sia importante ricordare i primi approcci con il cibo .Gli stati d’animo, i dolori, le preoccupazioni, la solitudine, le frustrazioni, le mortificazioni, gli insuccessi, le paure, l’ansia influenzano notevolmente il nostro tipo di alimentazione. Ma come si fa a eliminare dei sentimenti che costituiscono tanta parte della nostra vita quotidiana? È impossibile! Ed ecco perché vorrei cercare per me stessa e per le tante persone che si rivolgono a me con fiducia, di mettere in luce lo stretto legame esistente tra cibo ed emozioni. E mi sono dedicata anche ad osservare come mangiano alcune persone convinta che la componente psicologica sia da prendere seriamente in esame……

Come vi considerate?
Ciascuno di noi si comporta con il cibo proprio come si comporta nella vita: nei rapporti affettivi e amorosi, nel sesso, nel lavoro.

Possiamo essere lenti o sveltissimi, abitudinari o curiosi, calmi e tranquilli o divorati da ansia e fretta.

Molto selettivi o “di bocca buona”. Mangiamo nello stesso modo in cui viviamo, perché nel nostro rapporto con il cibo, e quindi con il nostro corpo e la bilancia c’è il nostro carattere, il nostro stile.
Il cibo è gratificazione e piacere. Spesso chi non riesce a dimagrire è perché non sa trarre piacere se non dal cibo nel quale riversa tutto il suo bisogno di godere di sensazioni positive. Però si tratta di benefici illusori…..Molti non sanno più cosa fare e per anni passano da una dieta all’altra senza trarne il minimo beneficio ma rafforzando la convinzione: “A me non ne va bene una!”.
La verità è che se non indaghiamo sull’origine dei nostri comportamenti alimentari, difficilmente riusciremo a cambiarli. Emozione e alimentazione sono un binomio molto forte, al punto che, a seconda del nostro stato d’animo di gioia o di tristezza, il cibo assume un valore diverso. È come se volessimo trasferire ciò che ci passa nella mente al nostro corpo, il quale diventa così lo specchio del nostro essere. Ecco perché “come” e “cosa” mangiamo dicono in realtà “come siamo” o “come stia- mo” in una determinata fase della vita. INTERROGARSI È AIUTARSI…..

.Proviamo a darci delle risposte?

 

Post di Rosanna Lambertucci

piattifacili.com

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