Alito cattivo: ecco quali cibi mangiare

Siete reduci da un pranzo o una cena pesanti o più semplicemente amate piatti come la bagna cauda, la salsa tzatziki o altri piatti ricchi di aglio?

Alcuni ricercatori statunitensi hanno testato alcuni alimenti che riescono a contrastare gli effetti negativi dell’aglio sull’alito. Il recente studio, pubblicato sul numero di settembre del Journal of Food Science, ha coinvolto alcuni volontari che sono stati invitati a masticare una piccola quantità di aglio fresco per 25 secondi. Al termine dei 25 secondi hanno mangiato a scelta: mela, mela cotta, lattuga, foglie di menta fresca, sciroppo di menta, acqua o tè verde.

Il test ha rivelato che cibi senza alcun effetto “rinfrescante” per l’alito erano l’acqua e il tè verde, mentre le foglie di menta fresche e la mela (prima e terza a livello di efficacia) hanno contribuito a diminuire notevolemnte il livello di composti aglio presente nel respire dei volontari. Inaspettamente la lattuga si è piazzata al secondo posto di questa particolare classifica. Buoni risultati anche per la mela cotta e lo sciroppo di menta che però hanno meno effetto rispetto ai loro omologhi consumati “a crudo”.

Carla Favaro, nutrizionista ed esperta del settore ha dichiarato che “non è la prima volta che i ricercatori si interrogano su quali rimedi possano essere adottati per ridurre la formazione di composti volatili responsabili dello sgradevole odore di aglio che si avverte, anche per lungo tempo, dopo averlo mangiato. Arrivare ad una risposta però è molto più difficile di quanto possa sembrare, anche perché polifenoli e polifenolossidasi sono diversi e vengo liberati in posti differenti dell’organismo. Mentre infatti quando l’aglio viene masticato si fermano nella cavità orale e in questo caso spazzolare bene i denti e la lingua può essere utile a ridurne la presenza, quando ingeriamo l’aglio (ad esempio quello cotto e usato come base per i sughi) gli stessi composti dal tratto grastrointestinale passano in circolo e nell’aria espirata (ma anche attraverso i pori della pelle) e il loro odore si può avvertire anche molte ore dopo. In questo quaso l’igiene orare serve a poco.”

 

Elisa Melandri

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