Sale Rosa o sale himalayano proprietà

Sale. Quei cristalli dalle varie sfumature del rosa non hanno un aspetto accattivante? Questo particolare tipo di sale viene estratto nelle miniere di Khewra, in Pakistan, a poche centinaia di metri dalla catena montuosa dell’Himalaya, da cui prende il nome. Le miniere da cui viene estratto il sale himalayano si sono formate 800 milioni di anni fa, quando l’acqua marina che ricopriva quelle terre si è prosciugata, lasciando depositi salini (cloruro di sodio) e varie altre sostanze in concentrazioni diverse.

È soprattutto la presenza di ossido di ferro mischiato al cloruro di sodio (di colore naturalmente bianco) che dona ai cristalli di sale himalayano delle sfumature di colore che vanno dal rossiccio al bianco sporco.

Accade spesso che il sale rosa venga venduto come un alimento magico in grado di ottenere miracoli o anche solo come alimento più completo rispetto al comune sale da cucina, per via delle numerose altre sostanze presenti al suo interno. In realtà, tutti i sali da cucina messi in commercio devono contenere per legge tra il 95 e il 98 % di cloruro di sodio. 

Se andiamo ad analizzare il resto del contenuto (2-5%) noteremmo che i sali minerali, dal ferro al magnesio, sono presenti nel sale rosa in quantità talmente insignificanti da non avere in pratica nessun effetto tangibile sul nostro organismo che lo renderebbe migliore rispetto al comune sale da cucina. 

Non solo la tendenza deve essere quella di ridurre la quantità di sale nei pasti, ma una dieta equilibrata non ha bisogno di nessuna integrazione. Infine, il minerale che potrebbe davvero interessarci, lo iodio, è l’unico che non è contenuto in questo tipo di sale.

Concludendo, da un punto di vista nutrizionale il sale himalayano deve essere trattato come qualsiasi altro sale. Rimane l’aspetto estetico: effettivamente i sali colorati fanno davvero un bell’effetto!

Post Facebook della dottoressa Nutrizionista Rita Rotoli

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