Ricette siciliane tipiche delle feste


La cucina siciliana è una delle più ricche e famose d’Italia. Le ricette siciliane sono frutto di tradizioni tramandate nel corso dei secoli e che fanno riferimento ad eventi storici e/o culturali. La massima espressione d’arte culinaria dell’isola si può notare in particolar modo durante le feste: scopriamo insieme le più tipiche!

Ricette siciliane di Natale

Ripiddu Nivicatu. Contrariamente ad altre ricette, essa risale al 1974 (è dunque recente) e rappresenta l’Etna in eruzione: gli ingredienti utilizzati sono il riso al nero di seppia, la ricotta fresca, olio, la salsa di pomodoro e il peperoncino. Non è soltanto una delizia per il palato ma anche un vero e proprio belvedere!

Crispelle. Sono un finger food catanese (in dialetto si chiamano “crispeddi cca ricotta”). La ricetta è semplicissima: si crea un involucro di pasta lievitata a base di farina di semola, acqua, lievito e sale che viene poi farcito in due diverse maniere: con la ricotta o con le acciughe. A Natale, vengono solitamente serviti come antipasto.

Baccalà fritto augustano. Generalmente, il baccalà fritto è uno dei grandi classici presente nelle tavole italiane, nel periodo delle feste. Ma quello siciliano e più precisamente augustano, differisce per la presenza dei pomodori secchi. Inoltre, secondo la tradizione, va accompagnato dai “pipi secchi”, ossia dei peperoni secchi, simili ai cruschi della Basilicata.

Pasta ncaciata. Ha origini messinesi e significa letteralmente “pasta ricca di cacio”. Apparentemente potrebbe sembrarvi un piatto light ma in realtà prevede anche l’utilizzo di ragù, uova sode e melanzane (ad Agrigento e in altre zone quest’ultime vengono sostituite dal cavolfiore).

Sfinci. Questi dolci, noti in tutta la regione, sono delle morbide palline di impasto lievitate, fritte in olio bollente e zuccherate. Vi potrebbero sembrare a primo impatto un facsimile delle pettole pugliesi ma in realtà differiscono da esse per la presenza dell’uva passa!

Falsomagro. La denominazione parla da sé: si tratta di una fetta di carne spianata e arrotolata e farcita con una serie di ingredienti che possono variare a seconda della tradizione locale: mortadella (oppure prosciutto o pancetta), formaggio, prezzemolo, cipollotto e salsiccia. Insomma, un’esplosione di gusto!


Ricette siciliane di Pasqua

Agnello. Noto come tipica pietanza pasquale di tante città italiane, l’agnello in Sicilia viene solitamente cotto al forno con le patate oppure impiegato come ripieno per “l’impanata ragusana”, un tipo di focaccia.

Tegame di Aragona. In dialetto “u taganu/tianu di Aragona”, esso è un primo piatto che viene preparato rigorosamente il sabato santo, il giorno che precede la Pasqua. Il nome deriva dal recipiente nel quale viene servito, ossia il tegame di terracotta: si tratta di un timballo di pasta che viene resa morbida e dal sapore delicato, grazie alla presenza delle uova e del formaggio.

Sciuscieddu. Detto anche ciuscello, è un primo piatto originario di Messina a base di polpettine che vengono cotte in brodo e successivamente infornate con la copertura di uova, formaggio e crema di ricotta. Sfiziosissimo e semplice da preparare!

Pastieri (ù pastieri). Sono delle piccole focacce, tipiche della città di Ragusa, che vengono servite come antipasto e farcite con gli avanzi dell’impanata ragusana (la focaccia che vi abbiamo accennato in precedenza). Inoltre, nei pastieri la carne di agnello viene mischiata con le interiora.

Gallina ripiena. Per preparare questa pietanza, viene impiegata una gallina ruspante intera (in alternativa un pollo), farcita di solito con uova, riso e salsiccia e cotta al brodo. Non è una ricetta esclusivamente pasquale, bensì anche natalizia.

La lista è ancora lunga: non basterebbe un libro per racchiudere tutte le prelibatezze siciliane tipiche delle feste, specialmente se si dovesse fare riferimento al settore dolciario o alle ricette a base di pane, simbolo per eccellenza della tradizione millenaria agricola.

piattifacili.com

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