Kiwi: come si piantano e come riconoscere il maschio dalla femmina
Kiwi cinesi o neozelandesi
I kiwi sono descritti in tutto il mondo dei frutti “brutti ma buoni”. Il loro aspetto infatti è un po’ strano, e alla sola vista nessuno potrebbe mai immaginare che sotto quella buccia marroncina e un po’ pelosa ci sia invece una polpa dal colore verde acceso e davvero buonissima da gustare. I kiwi si trovano in commercio tutto l’anno ma è in autunno-inverno che troviamo quelli che vengono coltivati qui in Italia. E sono davvero tanti perché il nostro paese è diventato il secondo produttore al mondo di kiwi.
In realtà il paese d’origine di questo frutto non è il nostro, bensì la Cina. Ma diffondere i Kiwi in tutto il mondo sono stati però i Neozelandesi, a cui dobbiamo anche il nome kiwi. Nel 194, infatti una donna neozelandese tornò dalla Cina con un po’ di semi di Actinidia. Questi semi crebbero bene nel nuovo continente, tanto da iniziare una coltivazione intensiva di questo gustoso frutto. Venne poi creata la varietà Hayward, che oggi è quella più diffusa al mondo.
Inizialmente il nome del frutto era “uva spina cinese”, ma a metà degli anni 50 si decise di cambiare il nome in Kiwi, proprio come l’uccello simbolo della Nuova Zelanda.
Negli anni 70 la pianta del kiwi arriva anche in Italia, e si ambienta talmente bene da far diventare il nostro paese una delle produzioni frutticole più importanti. Le zone dove più si coltiva il Kiwi sono: il Pemonte, il Veneto, l’Emilia Romagna, il Lazio e la Calabria.
Kiwi varietà colore e dimensione
Al mondo esistono diverse varietà di Kiwi. Ci sono ad esempio quelli a polpa gialla, che è nato da un programma di selezione naturale, condotto da istituti di botanica internazionali. Il kiwi giallo ha un straordinario sapore dolce e contiene anche fibre e vitamina C. Inoltre è un succo molto sodo e succoso, molto fresco che piace in particolar modo ai bambini.
Vi sono anche varietà di kiwi bicolori; cioè che presentano striature gialle e rosse oppure verdi e rosse. La loro caratteristica principale è l’intenso sapore tropicale; risultano essere infatti molto aromatici e dolci, e sono anche più ricchi di vitamina C rispetto ai classici kiwi verdi. In Italia la coltivazione di questa tipologia di kiwi è solo agli inizi, ma ci si aspetta che cresca davvero in fretta.
Le varietà di kiwi, oltre per colore, si differenziano anche per dimensione. Esiste infatti anche il kiwi in miniatura, talmente piccolo che potete gustarlo in un sol boccone. Viene coltivato anche in Italia, e la sua caratteristica principale è quella di non avere la buccia; quindi si mangia tutto intero, quasi fosse una bacca.
Come coltivare il kiwi
In pochi sanno che la pianta del kiwi è dioica. Ma cosa significa? Vuol dire che esistono delle piante di kiwi maschili e delle piante femminili. Queste ultime sono necessarie per la fruttificazione, mentre quelle maschili per l’impollinazione. Quindi se vogliamo che nascano dei frutti dobbiamo avere entrambe le piante.
Nel caso in cui non aveste abbastanza spazio, dovrete per forza mettere la pianta maschile da una parte e quella femminile dall’altra. Se invece intendete fare un pergolato, è bene che sappiate che una sola pianta maschile basterà ad impollinare 5 o 6 piante femminili.
Il kiwi è una piante che teme il gelo, e si trova più a suo agio in un ambiente climatico adatto agli agrumi per esempio. Se vivete in una zona dove in inverno fa troppo freddo, allora vi consigliamo di ritirare la pianta o coprirla molto bene. Ecco perché è consigliabile una messa in dimora durante la primavera.
Prima di piantare il kiwi sarà necessario però preparare in modo adeguato la buca che accoglierà la pianta. Ogni primavera, poi vi consigliamo di mettere ai piedi della pianta un po’ di letame maturo o della composta. Durante i periodi secchi poi al kiwi non dovrà mai mancare l’acqua.
Se vivete in luoghi poco piovosi, sarà quindi necessario annaffiare la pianta per tutta la stagione estiva. In genere poi l’astone, cioè il frutto principale dovrebbe crescere sempre verticalmente, mentre i germogli laterali orizzontalmente. Quindi una volta messa a dimora la pianta sarà necessario tagliare l’apice dell’astone. Fate attenzione però che sul fusto restino almeno 2 o 3 gemme da far crescere in orizzontale nelle 2 direzioni opposte. Durante l’estate dovrete poi cimare le branche orizzontali e quelle dei germogli laterali, per incoraggiare la formazione dei getti fruttiferi.
Negli anni successivi durante l’inverno dovrete sfoltire un po’ i rami troppo affollati. Se non farete questa operazione col passare degli anni rischierete di avere solo un garbuglio di rami inestricabile. Per evitare che ciò accada, dovrete togliere i rami fruttiferi di tre anni fino ad una gemma dormiente vicino al fusto principale, in questo modo andrete a rinnovare i rami laterali portatori di frutti.
Per quanto riguarda la raccolta dei frutti, se durante l’inverno non c’è pericolo di gelate essi possono essere lasciati appesi alla pianta per tutta la stagione, per raccoglierli poi solamente da dicembre a febbraio. In tutte le zone dove invece gli inverni sono rigidi, conviene lasciarli sulla pianta il più a lungo possibile, ma stare attenti alle possibili gelate, in quel caso raccogliete subito tutti i frutti rimasti.
Ricette a base di kiwi
visto che la stagione estiva ormai è ufficialmente arrivata, vi proponiamo una ricetta davvero rinfrescante ovvero il sorbetto al kiwi. Ecco gli ingredienti che vi serviranno per realizzare questa ricetta:
- 600 gr di kiwi
- 2 dl di acqua
- succo di limone q.b.
- 200 gr di zucchero
- 1 albume d’uovo
Cominciate a versare in un pentolino l’acqua e lo zucchero, scaldate e fate bollire per 5 minuti a fuoco lento. Mescolate di tanto in tanto, e quando lo zucchero si sarà sciolto completamente spegnete il fuoco e fate raffreddare a temperatura ambiente.
Adesso preparate un frullato con i kiwi e il succo di un limone che aggiungerete allo sciroppo una volta raffreddato. Versate il composto in un contenitore di alluminio o di acciaio e mettetelo in congelatore per circa 30 minuti.
Passato questo tempo, il composto dovrebbe essersi leggermente rassodato ed a questo punto aggiungete l’albume. Mescolate energicamente con una frusta a mano e mettete nel congelatore per altri 20 minuti. Ripetete questa operazione per 3 volte almeno prima di servire il sorbetto.