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Anguria periodo: come coltivarla e come piantarla

Anguria periodo semina e raccolta

Le angurie sono un piacere estivo a cui è difficile resistere. Non c’è niente di più rinfrescante di una bella fetta di cocomero nelle calde giornate estive di luglio e agosto. Oltre ad essere davvero gustosi, i cocomeri sono una delle principali fonti di licopene (comunemente presente nei pomodori), e sono anche un’ottima fonte di vitamina A e C

L’anguria cresce in con il clima caldo, i suoi semi infatti germogliano oltre i 24 gradi e cresce bene con temperature che vanno oltre i 30 gradi. Ecco perché il cocomero è un frutto tipicamente estivo. Se il clima dovesse essere poi un po’ troppo rigido, è bene pensare di realizzare una pacciamatura con dei teli per riscaldare meglio le piante. Se la temperatura dovesse scendere sotto i 15 gradi, la crescita dell’anguria si fermerebbe, e ciò andrebbe a pregiudicarne il raccolto.

Per quanto riguarda il terreno, l’anguria ha bisogno di una terra ricca, per nulla arida e tendenzialmente acida. Deve avere infatti un ph sopra ai 5.5.  Questo tipo di coltivazione richiede anche acqua e sostante nutritive. Ma attenzione perché anche l’anguria come molte piante teme molto il ristagno dell’acqua in quanto provoca marciumi radicali.

Preparate quindi il terreno con vangature profonde e poi arricchitelo concimandolo con stallatico, compost o pollina. Se poi volete che l’anguria sia particolarmente dolce, il terreno deve contenere un buona dose di potassio. Se non fosse così potete arricchirlo con della concimazione o utilizzare la cenere.

La semina dell’anguria deve avvenire in primavera, e se preferite farla in un vasetto da tenere poi in coltura protetta potete anche iniziarla a partire da marzo. Se però seminate in un campo, allora vi consigliamo di iniziare la semina tra aprile e maggio. In questo modo il rischio di incorrere in temperature più rigide sarò molto basso. Anche il trapianto nell’orto non va compiuto prima di aprile.

Dopo che avrete vangato a fondo e preparato un letto di semina ben affinato, seminate l’anguria in postarelle, e in ognuna di esse mettete ben in profondità 3 o 4 semi. Lasciate almeno un paio di metri di spazio tra una fila e l’altra e almeno un metro tra ogni pianta lungo la fila.

Sapere quando raccogliere i cocomeri è la parte più difficile della loro crescita. Dovrebbero essere raccolti al massimo della freschezza per ottenere i migliori risultati. Una raccolta tardiva non vi permetterà di assaporare tutta la dolcezza del frutto; e anche non aspettare abbastanza a lungo potrebbe significare dover lanciare un tesoro non commestibile ai polli.

Esistono diversi metodi per identificare un cocomero maturo, la maggior parte dei quali non è però attendibile al 100%. Alcuni si affidano al classico metodo di bussare sull’anguria e sentire il suono che fanno, mentre altri dicono di dover guardare la piccola codina del frutto per determinare se esso sia maturo al punto giusto. Tutti questi metodi però non sono certamente indicatori affidabili.

Il modo per capire se il cocomero è maturo è il colore. I cocomeri maturi avranno strisce più scure e il punto su cui poggia la buccia virerà dal bianco al giallo dorato. Quando il frutto è maturo, inoltre la buccia da rugosa diventerà più liscia e e lucente.

Anguria come capire se è buona

Per capire se un’anguria che ci accingiamo a comprare sia davvero buona, la prima cosa da fare è esaminare il suo aspetto. Controllate che sia consistente, simmetrico e senza ammaccature. La seconda cosa da fare è quella di soppesarla: le angurie più buone sono quelle che contengono più acqua e quindi che pesano di più. Cercate poi il punto dove essa si poggiava sul terreno, perché se si presenta con un colore giallo crema allora vuol dire che il frutto è buono, mentre se ha una colorazione tendente al verdastro significa che non è maturo a sufficienza.

Anguria per glicemia e cistite

L’anguria è un ottimo frutto per chi soffre di cistite, in quanto essendo molto diuretico aiuta sia reni e vescica a disintossicarsi contrastando quindi la crescita dei batteri. L’anguria risulta essere dunque un valido aiuto per prevenire questa fastidiosa patologia. Ma l’anguria è uno dei pochi frutti che può essere consumato tranquillamente dai diabetici. Essa infatti a differenza di molti altri frutti, contiene una quantità di zuccheri minima. Chiaramente però è sempre meglio non esagerare ed evitare quindi gli eccessi. I diabetici possono si consumare l’anguria ma sempre con moderazione.

Anguria come aperitivo

Durante l’estate non c’è niente di meglio che fare un aperitivo rinfrescante che ci aiuti a rilassarci dopo una giornata particolarmente calda. Ma sapete che con l’anguria potrete creare uno sfizioso e dissetante cocktail? Vediamo insieme come fare.

Il cocktail all’anguria che vi proponiamo è una bevanda alcolica formata da anguria e gin o vodka a vostra scelta. Se invece non amate gli alcolici e volete rendere questo cocktail analcolico, vi basterà sostituire il gin o la vodka con della gazzosa. Vediamo insieme come prepararlo.

Per la versione alcolica gli ingredienti che vi serviranno sono:

  • succo di anguria: 2/3
  • vodka o gin: 1/3
    succo di lime o limone: mezzo
  • menta fresca: 1 ciuffetto
  • zucchero di canna: 1 cucchiaino
  • per decorare: menta fresca e anguria

La versione analocolica invece prevede:

  • succo di anguria: 2/3
  • gazzosa: 1/3
  • succo di lime o limone: mezzo
  • menta fresca: 1 ciuffetto
  • zucchero di canna: 1 cucchiaino
  • per decorare: menta fresca e anguria

Per realizzare la versione alcolica, iniziate a preparare il vostro cocktail prendendo dei bicchieri e mettendoci dentro un ciuffo di menta e un cucchiaino di zucchero di canna. Adesso prendete il pestello e pestate un pochino la menta, così l’aroma uscirà di più. Pulite l’anguria e mettetene alcuni pezzi nel passa verdure così da poterne estrarre il succo. Nel bicchiere aggiungete poi il ghiaccio a cubetti oppure se preferite, quello tritato. Il ghiaccio dovrà arrivare a metà bicchiere. Adesso potete aggiungere 2/3 di succo d’anguria e 1/3 di gin o vodka. Per ultima cosa aggiungeteci il succo di mezzo limone o lime. Mescolate e servite il vostro cocktail.

 

Se volete realizzare la versione analcolica, la ricetta è essenzialmente la stessa, vi basterà soltanto sostituire il rum o la vodka con della gazzosa o qualcosa di simile.

 

Valeria Agosta

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